collezione

03 novembre 2005

da vedere

ci sono fatti che si scavano uno spazio nell'anima persistente, che rimane dimenticato per settimane mesi intere stagioni per poi riaffiorare prepotentemente per via di un aroma un suono un colore un'emozione che grazie a qualche segreto meccanismo fa scattare un domino di risonanze. A volte questi fatti si vestono con i colori dell'arte del cinema, e quando questo accade ci rimane il vantaggio di poter fruire nuovamente, dallo scaffale dell'esperienza per provarne di nuovo il sapore (e spesso scoprirla venata di sfumature che al primo assaggio ci erano sfuggite). Il film Lost in Translation (Sofia Coppola, 2003, con Bill Murray e Scarlett Johansson) per me vale questo, e molto altro.

13 ottobre 2005

frammenti da ricomporre

non ci sono riferimenti, linee di unità o indicazioni di probabili, dimenticati punti di adesione. solo un continuum disordinato ed episodico, che comunque lo si guardi non lascia intuire assonanze o regolarità ma piuttosto scatena a cercare schemi che si ripetano, impossibili legami tra cocci e schegge vicine e lontane, tra scintille di luce che si sfiorano nel grandangolo dello sguardo e che poi fuggono via sibilando, fuori dal campo visivo e dallo spettro dei colori, oltre la curva del tempo, nel posto dove si può incontrare uno specchio d'acqua e la scia di un'intuizione, l'impronta di un animale e l'eco di una parola, l'aroma di una sera d'estate, il riflesso istantaneo di uno sguardo, la manciata di polvere che scivola tra le dita e si affida alla stessa brezza, alla stessa istantanea di spazio e di tempo e di altre dimensioni dove tutto questo è già accaduto, si è già compiuto e ha già trovato il suo Significato.

15 giugno 2004

stasera

è una sera d'incazzature celesti, dove non trovo il lastrico per collocare le parole secondo una coerenza d'assieme. confusione e rabbia sono le sole cose che riesco ad articolare. non dimenticherò, e aspetterò pazientemente il momento.